Aprire nuove porte
A volte si tratta di aprire nuove porte.
Trovare la chiave e varcare la soglia, lasciandosi guidare dall’intuizione. Per entrare, esplorare e narrare qualcosa di nuovo.
Caratteristiche dei personaggi, intrecci, ruoli. Una villa e un’eredità, tre fratelli. Il bene e il male.
Ci sarà un fratello malvagio o una lotta fratricida? Oppure invece i tre fratelli saranno uniti e legati da profondo affetto? La lotta tra il bene e il male sarà tutta al maschile? Sarà davvero una lotta nel senso tradizionale del termine?
“Prendete metaforicamente una chiave e aprite le vostre menti. “
Come nella raccolta di racconti “Come anime scelte che si ritrovano” mi piace spiazzare e presentare storie con un taglio che non ci si aspetta.
Prendete metaforicamente una chiave e aprite le vostre menti.
Come ho fatto io, ripescando nella memoria. E, rivivendo quella sera, a Perugia, quando avevo incrociato un tenero cagnolino nero che mi aveva fissato, incrociando il suo sguardo con il mio. Dopo pochi passi, mi ero voltato e il cagnolino, fermatosi, mi stava fissando con i suoi occhi nerissimi. Per un attimo avrei voluto accoglierlo e chiamarlo. Realizzando però che non avrei potuto garantirgli cure e stabilità, l’ho lasciato andare, conservando però il ricordo dell’incontro. Riproponendo, in forma differente, la scena da me vissuta, all’interno del romanzo.
Si chiama Pupetto. Lo conoscerete. Vi piacerà.
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