Cogliere un sorriso
Cammino, con passo frettoloso. Forse la panetteria non avrà più pane, pensavo. Preso dalle mie incombenze molto pratiche, proseguo per la mia strada. Tardo pomeriggio, poche macchine, lampioni illuminati. Dalla direzione opposta alla mia arrivano due persone. Una donna e una bambina che camminano allegre, malgrado la strada semibuia. Dai mamma, saltiamo! È la vocina dolce della bimba che mi distoglie dalle mie preoccupazioni. Rallento il passo. E osservo. La magia della condivisione di quei momenti che, probabilmente, resteranno impressi nella vita delle protagoniste.
“Ed è in quell’attimo che ho potuto cogliere il sorriso divertito della mamma che, evidentemente, aveva incrociato il mio.”
La bimba che saltella con gioia e la mamma che, modulando i saltelli su quelli più corti della bambina, saltella anche lei, sorridente. Ed è in quell’attimo che ho potuto cogliere il sorriso divertito della mamma che, evidentemente, aveva incrociato il mio. Riprendendo a camminare continuavo a pensare a quel sorriso condiviso che è rimasto dentro di me. In panetteria ho poi trovato esattamente il pane che volevo.

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