Foiano Book Festival, com’è andata?

11 Dicembre 19

Era una residenza di caccia dell’epoca leopoldina, forse in realtà usata per incontrare le amanti, mi spiega Andrea Vignini, responsabile della biblioteca, mentre saliamo le scale per entrare nell’ampia sala della Biblioteca Comunale di Foiano della Chiana. Pochi minuti prima, si era registrata una scossa di terremoto, meglio quindi salire a piedi. Come si dice, una tempesta perfetta.

Con un viaggio da Torino alle spalle e il rischio, concreto, che l’evento venga disertato, mi ostino a conservare il sorriso. Anche quando con gli altri scrittori Mattia Nocchi e Marco Penzo ci si dice che, forse sarà una chiacchierata tra noi. E invece, con solo un leggero ritardo, il pubblico arriva, in tutto una trentina di persone. Non male, per una giornata dal punto di vista meteorologico, decisamente infausta. Essere il primo a rispondere alle domande a ogni giro, è stato un bel banco di prova ed è anche giusto, quando non si è conosciuti.

Era una residenza di caccia dell’epoca leopoldina, forse in realtà usata per incontrare le amanti, mi spiega Andrea Vignini, responsabile della biblioteca, mentre saliamo le scale per entrare nell’ampia sala della Biblioteca Comunale di Foiano della Chiana. Pochi minuti prima, si era registrata una scossa di terremoto, meglio quindi salire a piedi. Come si dice, una tempesta perfetta.

Con un viaggio da Torino alle spalle e il rischio, concreto, che l’evento venga disertato, mi ostino a conservare il sorriso. Anche quando con gli altri scrittori Mattia Nocchi e Marco Penzo ci si dice che, forse sarà una chiacchierata tra noi. E invece, con solo un leggero ritardo, il pubblico arriva, in tutto una trentina di persone. Non male, per una giornata dal punto di vista meteorologico, decisamente infausta. Essere il primo a rispondere alle domande a ogni giro, è stato un bel banco di prova ed è anche giusto, quando non si è conosciuti.

“Con un viaggio da Torino alle spalle e il rischio, concreto, che l’evento venga disertato, mi ostino a conservare il sorriso.”

Dalla mia, a fronte della mia voce pacata, avevo il microfono, che mi ha validamente permesso di farmi sentire fino in fondo alla sala. Un pubblico attento e partecipe che mi è parso incuriosito. Prima esperienza a un festival letterario, un battesimo positivo e incoraggiante. Come lo sono state le copie vendute e non certo per l’aspetto venale e i complimenti ricevuti.

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